Il progetto Casa MiMà inizia alla fine dell’anno 2020 con l’acquisto della casa grazie al contributo economico lasciato da mia Mamma scomparsa il 5/12/2019.

Assieme alla mia compagna, originaria di Brindisi, abbiamo deciso di iniziare questa avventura anche se di li a poco iniziò il difficile periodo della pandemia; assieme abbiamo pensato alle modifiche (poche in verità) da fare alla struttura e, soprattutto abbiamo arredato la casa come “la nostra casa” delle vacanze funzionale alla nostra famiglia.

Ogni anno, infatti, la mia famiglia ed io passiamo le vacanze estive (e a volte anche le invernali) a Brindisi, per stare con amici e parenti spostandoci anche nei dintorni per godere delle bellissime spiagge; la sera, al rientro a casa, possiamo anche degustare l’enogastronomia locale che la vicina Piazza del Mercato offre in abbondanza.

Il nome Casa MiMà è stato scelto quindi per ricordare la mia Mamma dato che in dialetto viareggino, ovvero parlato a Viareggio, in Toscana (dove abitiamo) “mia Mamma” diventa “MiMà”; inoltre Mi e Ma sono le iniziale dei miei ultimi due figli (Michael e Manuel).

Il logo di Casa MiMà deriva invece da un’idea dell’Artista Gionata Francesconi di Viareggio,

amico conosciuto nel 1980 sul veliero più bello del mondo (Amerigo Vespucci), al quale ho chiesto di creare qualcosa che si adattasse alla Casa ed al suo spirito.

Le maschere sono un richiamo al Carnevale di Viareggio

La maschera di destra è la caricatura di mio Zio Beppe Domenici (fratello di mia Mamma), nato e vissuto a Viareggio, che è stato un Artista eclettico ed ha spaziato tra molteplici forme artistiche https://archiviobeppedomenici.com/

La foto in b/n di Beppe che esce dallo scheletro (gli scheletri furono opera di Gionata Francesconi) è stata scattata nel 1990 in Australia a Melbourne dove Beppe ha portato il carnevale di Viareggio!